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Le 5 Cascate di Cerveteri e la Via degli Inferi – trekking (un po’ bagnato) tra natura e storia

    Tutti ne parlano, ma pochi sanno come raggiungere le favolose 5 Cascatelle di Cerveteri. Il percorso non è segnato e c’è il rischio di perdersi, di intrufolarsi nelle proprietà private e, non da meno, di incrociare cani maremmani! E allora, come fare per arrivare alle maestose Cascate di Cerveteri (chiamarle cascatelle sarebbe un’offesa – stiamo parlando di cascate alte 25-30 metri)? Beh, niente di più semplice: vieni con noi!

    Il percorso delle 5 Cascate di Cerveteri (o di Castel Giuliano) è ancora uno di quegli angoli selvaggi, dove l’acqua si nasconde tra cascate, cascatelle e piccoli laghetti, un paradiso naturale che sfugge alla maggior parte delle persone. E sai una cosa stramba? C’è chi giura di aver visto serpenti giganteschi tipo anaconda gironzolare negli anni ’30. Ma dai, ovviamente è una di quelle storie da prendere con le molle!

    Ora, lasciati incantare dalla Tuscia romana, con i suoi boschi, pascoli e campi che sembrano usciti da una fiaba. Le rocce tufacee, frutto dell’arte del vulcano Sabatino, conferiscono quel tocco magico al paesaggio. Partiremo per il nostro trekking dalla Necropoli della Banditaccia, un posto antico e affascinante, carico di storie etrusche e di segreti nascosti, procedendo poi con passo deciso verso la scoperta delle cascate.

    Dalla Cascata dell’Ospedaletto alla spettacolare Cascata della Mola (o di Castel Giuliano), seguiremo il corso del Fosso della Mola, che poi diventa Torrente delle Ferriere – non ti sembra un nome fantastico? – a causa delle vecchie fonderie che operavano vere magie col ferro. Pensa un po’: il ferro che veniva praticamente portato in groppa a muli dal mare fino alle ferriere, dove un piccolo esercito di lavoratori creava capolavori. La vegetazione qui si fa sempre più densa e avvolgente, e mentre ci immergiamo in sali-scendi e natura incontaminata, ci troveremo davanti le due cascate “basse”, ognuna con il suo laghetto da cartolina – quella dell’Arenile e Braccio di Mare. Successivamente, risaliremo brevemente un altro fosso, dove incontreremo la favolosa Cascata Vaccinello, che sembra uscita da una fiaba con il suo salto di 25 metri su un gigantesco masso. E, se avremo la fortuna di una giornata soleggiata, potremmo persino incappare in un’illusione ottica, una sorpresa extra che farà brillare la nostra avventura!

    Il ritorno è attraverso sentieri tra boschi lussureggianti e macchia mediterranea, fino al punto di partenza, durante il quale solitamente stiliamo la classifica delle 5 cascate di Cerveteri. Ogni volta c’è una vincitrice diversa, perché sono tutte così belle che non si può eleggerne una sola!

    Questa escursione può essere affrontata in diversi modi: come un anello di 15 o 13 km partendo da Cerveteri, oppure come una traversata andata e ritorno di circa 10 km partendo da Castel Giuliano. Il dislivello varia da 250 a 350 metri, a seconda del percorso scelto. Il periodo migliore per visitare le cascate è durante tutto l’anno, ma noi consigliamo da aprile a ottobre.

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